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Sostegno alla genitorialità

“la vera sfida per un genitore, è lasciare che i propri figli facciano le loro scelte, prendano il loro cammino, lasciandoli liberi di sbagliare, di cadere, di rialzarsi, con la consapevolezza che loro vi troveranno sempre a bordo campo, pronti a sostenerli, nonostante le vostre paure”


Essere genitori non è di certo un lavoro semplice! E sì, non ci sono abilità innate che ci predispongono a diventare buoni genitori, ma il vero e unico corso di formazione per diventare genitori, è la vita, con tutte le esperienze collezionate in questo tempo. È vero che non esiste un libretto delle istruzioni, ma questo non significa che non si possa chiedere un aiuto, quando ci si sente in difficoltà, per facilitare questo ruolo così difficile. Diventare genitori è sia un’esperienza meravigliosa, sia fortemente stressante e traumatica, e non bisogna vergognarsi nell’ammetterlo. Già perché, anche questo rappresenta un cambiamento importante, e in quanto tale, viene classificato tra gli eventi fortemente stressanti nella vita di una persona. La nascita di un figlio costituisce una serie di cambiamenti, a più livelli: fisico, ormonale, estetico, psicologico, lavorativo, sociale ed economico.

Che cos’è e come funziona il sostegno alla genitorialità

È un intervento psicologico e psicoeducativo, che ha lo scopo di accompagnare gli adulti nel difficile ruolo di genitori e che per motivi diversi, separazioni, eventi traumatici, problematiche personali e relazionali, ecc. si trovano a vivere delle difficoltà nel loro ruolo genitoriale.  Non si parte dal presupposto che il genitore sia un “contenitore vuoto” da riempire con nozioni e strategie, piuttosto, verranno prima di tutto identificate le abilità e qualità dei genitori, per poterle potenziare; e poi verranno identificati i problemi e gli ostacoli presenti, con l’obiettivo di superarli insieme con strategie e competenze più funzionali.

Le sedute di terapia, svolte da uno Psicologo/Psicoterapeuta esperto, consistono in incontri della durata di 50/60 minuti. Si parte dalla motivazione che ha spinto la famiglia a richiedere un aiuto, per poi individuare le diverse criticità e problemi presenti. Il terapeuta dopo aver raccolto le informazioni principali stabilisce modalità e tempi del percorso terapeutico. Nella maggior parte dei casi, le sedute si tengono una volta alla settimana per poi ridurre via via la cadenza degli incontri. In merito alla durata del percorso, ovviamente è variabile, e va valutato nel caso specifico. Oltre alle sedute con i genitori, possono essere previsti anche incontri familiari.

A chi è rivolto?

Non solo a famiglie problematiche o a chi si trova in una situazione particolarmente difficile, ma anche a tutti i genitori che vogliono migliorare la relazione con i propri figli.

Quando è opportuno chiedere aiuto?

Offro soluzioni che possono riguardare diversi momenti di vita:

  • Come percorso di preparazione alla genitorialità;
  • In affiancamento ad una terapia familiare, per il potenziamento di alcune abilità e competenze specifiche rispetto ad un Disturbo clinico o ad una condizione di particolare disagio;
  • Nelle fasi più delicate di un cambiamento, come l’arrivo di un fratellino/sorellina, per affrontare la fase adolescenziale, per gestire la separazione, l’inizio della scuola e la gestione del lutto.

Cosa vi permetterà di ottenere?

  • comprendere e migliorare la relazione con i figli;
  • comprendere e migliorare gli stili educativi e comunicativi in famiglia;
  • supportare i genitori nel loro ruolo;
  • rafforzare e accrescere le loro competenze;
  • offrigli strumenti teorico-pratici per poter sostenere il figlio, laddove ci sia una diagnosi clinica, che richiede un adattamento alla situazione.

Dr.ssa Josephine Calefati
Psicologa Psicoterapeuta a Fasano (BR)


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