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Psicoterapia di coppia

“Ciò che conta per il successo dell’amore non è se ci sono o meno differenze, ma come queste vengono gestite. Le coppie sono più solide e longeve quando si è consapevoli che il partner non è un mezzo, ma un fine.”

F. Quaranta


Quando è utile?

La psicoterapia di coppia non è destinata soltanto alle coppie fortemente in crisi, che fanno un ultimo tentativo per salvare il matrimonio o la convivenza. Può rivelarsi molto utile anche come strumento di prevenzione: può infatti aiutare la coppia a scoprire i propri punti di forza e di debolezza, fornendo un modo per comprendere i reali bisogni dell’altro/a. Un percorso simile può aiutare i partner a migliore e potenziare le proprie abilità di interazione e comunicazione, favorendo un clima in cui ognuno impara ad ascoltare e rispettare i bisogni e diritti dell’altra persona. Può fornire strategie nuove e più funzionali, anche nella gestione del conflitto.

Come riconoscere un momento di crisi?

Come in qualsiasi relazione, anche nei rapporti di coppia possono verificarsi problemi di comunicazione e conflitti. I partner possono trovarsi lungo questo percorso di vita condiviso, in una situazione di difficoltà, di confitti che fanno fatica a gestire, questo potrebbe portare a vivere in un clima sempre più teso, dove la comunicazione va in crisi e la distanza fisica ed emotiva tra i due aumenta sempre di più.

Spesso nelle coppie in crisi scatta un meccanismo psicologico particolare, ciascuno considera il partner come il maggiore responsabile della tensione che si è venuta a creare. In altre parole, ognuno crede di stare dalla parte della ragione. Si viene a creare quella che in psicologia si definisce “comunicazione tu, o lineare”, cioè quando vediamo colpe e responsabilità sempre nell’altra persona (esempio “tu fai sempre così; tu non fai questo; sei tu che mi fai sentire in un certo modo”, ecc..), senza riconoscere, che invece siamo all’interno di un ciclo, e che quindi entrambi contribuiamo a determinare un certo tipo di clima relazionale (“comunicazione circolare-noi”). Questo gioco di potere crea grossi problemi alla coppia, ciascuno infatti si difende nella propria posizione, pretendendo che l’altro cambi o comprenda. Per migliorare il rapporto di coppia invece, bisogna lavorare sulle dinamiche di ciascuno e di come queste abbiano contribuito a determinare un clima di conflittualità.

Ci sono dei campanelli d’allarme?

Ebbene sì, sono stati identificati ben quattro aspetti che possono aiutarci a definire una condizione di crisi all’interno della relazione. Lo Psicologo americano, John Gottman, uno dei massimi esperti della psicoterapia di coppia, indentificò grazie alle sue ricerche, quattro comportamenti distruttivi che portano alla rottura, denominati dallo studioso i “Quattro Cavalieri dell'Apocalisse”:

  • Lamentela/critica: quando la critica diventa fortemente sprezzante e fortemente colpevolizzante nei confronti del partner
  • Disprezzo: forti reazioni di disprezzo, disapprovazione, disistima, verbali e non verbali, come ad esempio l’utilizzo del sarcasmo, l’insulto o la derisione che hanno un impatto molto negativo sull’autostima del partner, il quale potrebbe sentirsi fortemente umiliato/a.
  • Atteggiamento difensivo: quando si cercano giustificazioni ai propri errori, reali o presunti, per proteggersi, o si cerca di dimostrare al/alla partner che non si meritano le critiche ricevute. Ci si arrocca sulle proprie posizioni, perdendo così la voglia e la capacità di ascoltare e comprendere i bisogni e le esigenze dell’altro/a.
  • Fare ostruzionismo: consiste nel chiudersi in sé stessi, interrompendo completamente qualsiasi forma di comunicazione e favorendo un forte distacco emotivo nella coppia.

Come funziona la terapia di coppia?

Le sedute di terapia di coppia, svolte da uno Psicologo/Psicoterapeuta esperto, consistono in incontri della durata di 50/60 minuti. Si parte dalla storia della coppia per individuare le diverse criticità ed i comportamenti distruttivi. Il terapeuta dopo aver raccolto le informazioni principali stabilisce modalità e tempi del percorso terapeutico. Nella maggior parte dei casi, le sedute si tengono una volta alla settimana per poi ridurre via via la cadenza degli incontri. In merito alla durata del percorso, ovviamente è variabile, e va valutato nel caso specifico. Oltre alle sedute di coppia, possono essere previsti anche incontri individuali.

L’elemento più importante per il funzionamento della terapia è sempre la motivazione. Se manca la motivazione a mettersi in gioco, e la voglia di aprirsi ad un cambiamento, non si potrà ottenere alcun risultato, e la terapia diventa solo uno spreco di tempo e risorse.

Quali sono gli obiettivi?

All’interno della terapia di coppia, l’attenzione è focalizzata sulle dinamiche disfunzionali che si sono create tra i due partner. Il lavoro che ci si appresta a fare durante la terapia di coppia, non è mirato all’unico obiettivo di mantenere unita la coppia ad ogni costo, ma partendo dalla definizione dell’obiettivo posto da entrambi, aiuta a superare il momento di stallo in cui si trovano i partner, trovando soluzioni che non siano un semplice compromesso, ma l’inizio di un percorso di crescita e cambiamento, il cui scopo è quello di ritrovare un modo comune di stare insieme. In una coppia il conflitto, benché traumatico molto spesso, può divenire una risorsa costruttiva per poter accedere ad una nuova fase della vita di coppia.


Dr.ssa Josephine Calefati
Psicologa Psicoterapeuta a Fasano (BR)


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