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Disturbi dell’Alimentazione


Potremmo definire i Disturbi dell’Alimentazione come l’insieme di comportamenti finalizzati al controllo del peso, che danneggiano la salute fisica o il funzionamento psicologico e che non sono secondari a nessuna condizione medica o psichiatrica conosciuta (Fairburn et al 2003). Le caratteristiche principali di questi Disturbi sono:

  • Un consumo alterato del cibo, con abitudini alimentari molto specifiche;
  • eccessiva preoccupazione per il proprio peso;
  • eccessiva preoccupazione per la propria forma fisica;
  • diete molto ristrettive
  • abbuffate
  • vomito
  • uso improprio di lassativi e diuretici
  • controllo ossessivo del proprio peso/corpo
  • esercizio fisico intenso
  • evitamenti relativi al corpo (evitare di pesarsi, di toccarsi, di guardarsi allo specchio,ecc..)
  • sensazione di essere grassi

In generale quindi, nei DA c’è, un’eccessiva valutazione del peso e delle forme corporee e/o del controllo alimentare. L’insieme di questi fattori e il loro perpetuarsi nel tempo, creano e alimentano il quadro clinico tipico di questi disturbi, contribuendo a mantenere questo schema disfunzionale.

Nel DSM 5 (Manuale diagnostico dei Disturbi Psichiatrici) i disturbi in questione vengono denominati Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, e comprendono:

  • Anoressia Nervosa
  • Bulimia Nervosa
  • Disturbo da Binge Eating
  • Pica
  • Disturbo da ruminazione
  • Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo (riguarda l’età evolutiva)

Si stima che disturbi alimentari in forma leggera siano estremamente comuni, specialmente tra le adolescenti e le giovani di età compresa tra i 14 e i 30 anni. La Bulimia Nervosa colpisce circa il 4.5% delle giovani donne, mentre l’Anoressia è più rara (1%). Il 2-3% della popolazione soffre di Binge Eating.

Quali sono le cause?

Anche in questo caso, non c’è un un’unica causa scatenante, bensì, la causa è data dall’interazione di più fattori:

  • Fattori genetici ereditari
  • Fattori psicologici: rapporti familiari problematici; traumi infantili; violenza sessuale; trasformazione dell’anoressia nervosa preesistente; tendenza al perfezionismo unita al senso di inefficacia; bassa stima di sé; depressione; intolleranza alle frustrazioni e alle emozioni; stile passivo di comportamento; preoccupazioni relative al peso e alla linea.
  • Fattori socio-culturali: influenze della moda attraverso i media; enfatizzazione della magrezza come attributo della bellezza, del successo e della felicità; derisione per il proprio aspetto fisico nell’infanzia e nell’adolescenza.

Qual è il trattamento più indicato?

Il percorso terapeutico –riabilitativo in questi casi, è abbastanza complesso, in quanto, vengono coinvolti sia gli aspetti psicologici e psicopatologici, sia quelli clinico-nutrizionali, metabolici e fisici e sia quelli socio-ambientali. Si tratta di un intervento che va calibrato a seconda dello specifico disturbo alimentare dal quale la persona è affetta, del differente decorso, della gravità e complessità del quadro clinico e delle varie fasi di questo percorso.

Ciò significa che il trattamento psicoterapeutico deve essere affiancato da una regolare valutazione delle condizioni fisiche che comprenda la misurazione del peso corporeo e di specifici parametri, in grado di segnalare un eventuale aumento del rischio per la salute fisica. La riabilitazione nutrizionale è un obiettivo fondamentale di questo percorso di cura. Potrebbe ritenersi necessario, in base al caso specifico, l’utilizzo di un intervento farmacologico.

Come intervento psicoterapeutico, quello indicato con la maggiore evidenza scientifica è l’approccio Cognitivo-Comportamentale, attraverso cui sarà possibile identificare e ristrutturare i pensieri disfunzionali alla base del disturbo, e modificare le strategie altrettanto maladattive che mantengono il quadro sintomatologico.

Anche la Dialectical Behavior Therapy (DBT), il protocollo specifico per lavorare proprio sulla disregolazione delle emozioni e degli impulsi, si è rivelato molto utile ed efficace in questi casi.


Dr.ssa Josephine Calefati
Psicologa Psicoterapeuta a Fasano (BR)


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